COS'E' LANDSTRAIL

Sostanzialmente percorsi ed approfondimenti culturali sviluppati direttamente in loco o comunque con la partecipazione attiva dei locali

Cosa si intende per LANDSTRAIL
Nella sostanza, si tratta di un progetto, che LANDSGATE, nell'Area Tematica ITINERARI CULTURALI, offre come pacchetto di esperienze. “LANDSTRAIL” è studiato e proposto direttamente dall’ONLUS LANDSGATE, con un suo “brand” predefinito ed un suo particolare iter organizzativo.
questi TRAIL sono frutto di un’offerta sviluppata grazie ad un assemblaggio creato e pensato direttamente dal direttivo dell'ONLUS LANDSGATE
Essendo dunque un progetto studiato per poter proporre un’offerta culturale abbinata al viaggio stesso, non limita il suo campo d’azione ad un semplice tour (come per gli altri Tour Operator), ma si propone come ampio evento che proietta il suo interesse (ampio o definito ad una specifica tematica) a 360° sul territorio visitato, offrendo così una soluzione veramente esclusiva.
L’esclusività è dunque una delle caratteristiche fondamentali di questo prodotto. L’offerta particolare, rivolta a coloro che scelgono di far parte del TRAIL-TEAM, prevede una formula che pone nei confronti del Trekker un’attenzione che non ha confronti sul mercato.
Il viaggio viene esaltato dall’affiancamento di altre opportunità, regalate sia nella fase antecedente che in quella successiva del tour.
Le fasi che completano il TRAIL, che il trekker potrà seguire qualora fosse interessato, saranno TRE
Chiunque opti sulla scelta completa (3 fasi), avrà la possibilità di iniziare un’esperienza formativa (Logisticamente sarà da decidere dove), assistendo ad una presentazione che servirà a far approcciare al TREKKER le caratteristiche culturali e morfologiche del territorio su cui verrà steso il percorso.
il TREKKER stesso, poi, grazie al viaggio vero e proprio, svilupperà sul campo l’acculturamento acquisito, ampliando gli orizzonti conoscitivi.
Potrà infine continuare ad abbracciare il rapporto culturale con l’ONLUS grazie agli approfondimenti tematici successivi (dati da eventi culturali organizzati dall’Onlus stessa)
Colui che sceglie di seguire la totalità delle fasi proposte avrà l’opportunità di poter immergersi in un completo iter culturale. (appunto a 360°).
LANDSTRAIL è uno degli strumenti partner di LANDSGATE. Questa attività potrà contribuire, con l’elargizione di una porzione delle proprie entrate, a sostenere le attività di SVILUPPO UMANO in seno all'ONLUS stessa.

Chi è il MALITRAILER
Il potenziale Trekker che esce dai canoni classici della vacanza agiata a favore di un tour culturale è un viaggiatore responsabile che segue un iter comportamentale sostenibile.
Alcune caratteristiche di base di un Trekker sono riscontrabili in atteggiamenti precisi e definiti che evidenziano una certa sensibilità:
Generalmente è una persona Interessata ai temi che riguardano la tutela dell'ambiente e la crescita dei paesi in via di sviluppo.
Si appoggia prevalentemente ad un mercato cosiddetto alternativo, che c’entra con la trasparenza, con il non-sfruttamento e con la valorizzazione dei mercati delle aree più disagiate nel Sud del Mondo. Si avvicina al toponimo di Fair-Tradder (da Fair Trade: termine inglese per definire il Commercio Equo Solidale). In inglese il termine fair non significa solamente “giusto/equo”, ma viene usato per descrivere chi nella competizione gioca pulito.
Il prodotto MALITRAIL tende alla fascia commerciale dell'equo e solidale.
La porzione di progetto riferita all’organizzazione sviluppata in loco, non è beneficenza ma sviluppo.

solo una parte del profitto viene convogliata a scopo benefico e segue determinati principi:
- gioca pulito con tutti i soggetti coinvolti
- punta comunque alla massimizzazione del profitto in funzione di quanto proposto
- cerca il suo spazio nella distribuzione offrendo determinate caratteristiche di unicità
- si impegna contro lo sfruttamento e la povertà, legate a cause economiche, politiche o sociali.
- punta a far crescere e sviluppare le attività produttive locali, offrendo loro un canale commerciale alternativo a quello dominante.
Il tutto nel rispetto di un comune codice di comportamento, di condizioni sostenibili e di accordi sicuri che esulano dai rapporti di forza, dalle fluttuazioni dei mercati, delle monete, del marketing.
Alcuni vincoli che vengono osservati nel rapporto equo e solidale, per entrare in simbiosi con soggetti interessati e che riguardano entrambe le parti in causa sono:
- Divieto di lavoro minorile
- Impiego di materie prime rinnovabili per quanto possibile
- Investimenti sul territorio in formazione/sviluppo
- il sostegno alla propria comunità
- Creazione, sostegno e sviluppo, dove possibile di un mercato
i Trailer che aderiscono ai pacchetti proposti, si impegnano ad assicurare sbocchi commerciali e giusti prezzi, sempre certi che quest’ultimi garantiscano una vita dignitosa e un margine di investimento nel sociale locale.

Il quadro delineato è quello di un reciproco impegno, che innesca una spirale virtuosa di crescita. Lo sviluppo dell’attività che rientra nell’ Equo Solidale va di pari passo con la crescita della coscienza critica del cliente e con l’aumentata sensibilità al tema del sociale e della sostenibilità ambientale.

IL TRAIL
Attività, concepita fin dall’inizio come qualcosa di diverso rispetto alle molteplici attività sviluppate dai vari tour operator, nasce per offrire un prodotto al di fuori dallo standard.
“Perchè viaggiare con il supporto di LANDSGATE?"
Nell’ambito organizzativo coesistono fattori importanti da non sottovalutare, che permettono di inserire il progetto in una fascia qualitativa d’eccellenza.
Come primo “imput”, si è deciso di eliminare dalla filosofia di MALITRAIL due aggettivi, per cui.......niente FRETTA e nessuna SUPERFICIALITA’.
la profonda analisi delle diverse tracce proposte ai Trekker, permette di sviluppare studi di percorso che hanno caratteristiche tipologiche differenti.


MYtrail : Inoltre, nelle proposte, si aggiungerà una proposta dedicata (MYtrail), che darà la possibilità al Trailer di poter richiedere un aiuto per la costruzione di un percorso su misura, a seconda delle disponibilità di tempo ed economiche del Trailer stesso.

Per evitare di incappare in fattori negativi che trasformino la QUALITA’ da opportunità a criticità, percorsi e permanenza in loco vengono studiati perchè possano permettere lo sviluppo del tour coi giusti tempi.
per esempio, un particolare Trek di 20 giorni, non può esser compresso in 15 giorni. Come è impensabile che ad un tour di 15 giorni vengano aggiunte le località di un trek più lungo.
La fretta va a scapito della qualità, ed un tour fatto velocemente (o perlomeno come viene proposto da altri T.O.) non è sinonimo della qualità che promuoviamo e vorremmo mantenere.
Infine, visto che LANDSTRAIL è stato creato soprattutto come un approfondimento culturale in loco, tale condizione viene espressa anche dalla completezza del Tour, per cui saltare alcune zone/località o transitare in esse in modo superficiale, senza potersi addentrare per gustare le loro peculiarità è una condizione che andrebbe a discapito del livello qualitativo.
Una persona che decide di fare un viaggio del genere, generalmente, non lo spezzetta in più periodi negli anni a venire, ma cerca di completarlo in un’unica soluzione. In seguito, se gradirà, potrà programmare delle ulteriori “puntate” d’approfondimento.
L’intenzione dei TRAIL proposti dall’Associazione è quella di dare l’occasione al trekker di approfondire questa esperienza sul territorio in maniera completa ed esaustiva.

Perchè LANDSGATE consiglia LANDSTRAIL
A) MOTIVI CULTURALI
il viaggio fatto così, con partners locali selezionati, con tutte le loro qualità e la loro storia personale, dona un esperienza ricca a livello culturale, anche prima e dopo il viaggio stesso grazie al supporto dell’associazione Lands
B) MOTIVI UMANITARI
il viaggio così sviluppato, con la collaborazione di persone che hanno un’alta qualità professionale legata ad una particolare storia personale, risulta altamente ricco, perché permette di conoscere direttamente le realtà umane locali nonché di parteciparvi anche direttamente, sotto la garanzia di coloro che credono e partecipano al progetto stesso.

fondamentale è sapere che una percentuale dell'importo del viaggio, in accordo coi locali, sarà convogliata a sostegno dei progetti di sviluppo umano dell'ONLUS LANDSGATE.
E' ovvio che potrete seguire gli esiti dei progetti attraverso la comunicazione con l'ONLUS stessa.
C) MOTIVI ECONOMICI DI RAPPORTO QUALITA'/PREZZO
Il viaggio organizzato in questo modo - ossia con la parte di LANDSGATE che promuove culturalmente & umanamente ed il partner che organizza in loco, presenta, oltre ai fondamentali motivi culturali/umanitari, una serie di vantaggi pratici ed economici rispetto ai tour operator classici..........
Quindi, a differenza di molti tour operator che propongono semplici tour, LANDSGATE porta avanti una filosofia basata su un’importante scelta culturale.
· Gli ALTRI organizzano il tour solo dal paese di partenza
· LANDSTRAIL invece si avvale di un’organizzazione che sviluppa i percorsi direttamente sul posto, grazie alla fattiva intraprendenza di partner locali, intermediari culturali che vivono ed operano in loco.
· Gli ALTRI, non sempre mettono a disposizione una guida in loco e nel caso in cui esista, raramente la stessa parla in italiano
· LANDSTRAIL in questo caso, supporta sempre il viaggiatore fin dalla partenza, affiancando allo stesso anche un accompagnatore italiano (su richiesta)
· Gli ALTRI organizzano tendenzialmente i trasporti utilizzando voli che hanno lunghe attese agli scali, a scapito del tempo utilizzato nel Trek in loco
· LANDSTRAIL indirizza il viaggiatore su voli diretti (dalla Francia) con sosta minima allo scalo, sufficiente per cambiar vettore, guadagnando così tempo per il Trek vero e proprio
· Gli ALTRI offrono pacchetti pressoché “blindati”
· LANDSTRAIL, amplia l’offerta offrendo la possibilità di poter organizzare percorsi dedicati, costruiti su misura dai partecipanti stessi.
· Gli ALTRI effettuano il Tour dal giorno stesso della partenza
· LANDSTRAIL fa iniziare il Tour già in sede, prima della partenza vera e propria, regalando una serata dimostrativa con proiezioni di immagini e documenti utili ad immergere i partecipanti nella giusta atmosfera culturale del paese (facoltativo)
· Gli ALTRI riescono a dare una semplice informativa generica del luogo di destinazione, stampata sulle brochures presenti nelle agenzie di viaggio
· La filosofia di LANDSTRAIL è differente. Fornire ai partecipanti una ricca documentazione del posto, cosicché possano avere un’ampia panoramica del luogo e possano così affrontare il viaggio in modo responsabile (in fase di presentazione - facoltativo)
· Gli ALTRI, generalmente, organizzano partenze di gruppi affollati
· Lo stile di LANDSTRAIL è quello di far intraprendere il Trek solo ad un gruppo ristretto, composto esclusivamente da un massimo di 7 persone.
· Gli ALTRI effettuano Trek su base esclusivamente turistica
· LANDSTRAIL ha una filosofia differente del Trek. Non effettua un tour fatto da semplici turisti ma tende a far approcciare la cultura locale integrando i trekker come ospiti graditi sul territorio
· Gli ALTRI differenziano nettamente il cliente dal gestore
· LANDSTRAIL invece, promulga la filosofia del “team affiatato” e fin dall’inizio segue l’intento di far nascere un gruppo solidale di amici.
· Gli ALTRI non programmano un approfondimento culturale per il turista prima della partenza
· LANDSTRAIL dà la possibilità al viaggiatore/visitatore di conoscere la storia, le culture, le arti e le tradizioni "dal di dentro", per poi ritovare una potente sintesi culturale in seno all'associazione stessa (facoltativo)
· Gli ALTRI, in linea di massima, propongono solamente un tour fine a se stesso
· LANDSTRAIL permette al viaggiatore di restare a stretto contatto col paese visitato anche dopo il viaggio, grazie alla presenza di LANDS stessa, nonché di trovare altre persone con una sensibilità simile sempre grazie alla presenza dell'associazione medesima. Grazie a tutto questo, si viene a partecipare ad un grande circolo culturale.
· GLI ALTRI vedono il viaggio esclusivamente sotto l’aspetto ludico
· LANDSTRAIL, va oltre l’aspetto ludico. Dà anche la possibilità al viaggiatore/visitatore di conoscere le realtà umane specifiche delle popolazioni locali, prendendo coscienza diretta delle loro condizioni di vita e di partecipare direttamente, tramite una percentuale della quota del viaggio, ai progetti di sviluppo umano, spiegati e garantiti da LANDSGATE stessa.


Grazie a questo, si viene a partecipare ad un vero circuito solidale

grazie dell'attenzione
il presidente dell'ONLUS LANDSGATE - Marino Nebuloni

domenica 1 novembre 2009

MALI - TRAIL CHALLENGE - Climbtrail

CLIMBTRAIL – l’Africa in parete: Torri e falesie sullo sfondo della “brousse”
MALITRAIL Organizzato e pensato direttamente in Mali
"un esclusiva per esperti arrampicatori"

Arrampicare in Mali..............una destinazione anomala, curiosa ed un po’ stravagante, con una semplice ricetta: Una giusta dose di spirito d’avventura, unito ad una logistica capace di tener conto delle calde temperature che caratterizzano la latitudine. L’impegno profuso dal corpo in movimento, su splendidi percorsi in verticale che si amalgama agli sfondi grandiosi, tanto semplici e sconfinati da sembrare dipinti. L’emozione di una sfida col potenziale impressionante di qualità e quantità che si diramano sulle impressionanti pareti di roccia che s’imnnalzano davanti ai nostri occhi. L’appagamento della mente e dello spirito, grazie anche e soprattutto all’esperienza extra-alpinistica che questo paese ci regala.CLIMBTREK – Mali: Bamako - Pays Dogon & Mano di Fatima

N° 07 CLIMBER con esperienza d'arrampicata
N° 6 GIORNATE DEDICATE ALL’ARRAMPICATA
N° 02 AUTO transfert/assistenza
ITALIA-MALI (VOLO)
Si considera l’arrivo all’aeroporto e pernottamento a BAMAKO il giorno precedente
01°giorno BAMAKO-DJENNE: Pernottamento DJENNE
TRANSFERT km 570
La prima parte della mattinata sarà dedicata agli acquisti del materiale da portare alla scuola di Daga, nel Pays-Dogon. Subito dopo, coi fuoristrada già carichi, partiremo alla volta di Segou. Caratteristico il porticciolo, il mercato dell’artigianato locale, dove possiamo trovare pezzi di elevata fattura e la produzione dei bogolan (tessuti dipinti con antiche tecniche artigiane). Proseguiremo alla volta di San. Raggiungeremo la meta passando da Bla. Superata San, continueremo alla volta di Djenne, che raggiungeremo in tarda serata.
02° giorno DJENNE -SANGA: Pernottamento SANGA (campement)
TRANSFERT km 260
Visita alla famosa moschea patrimonio dell’unesco, al mercato (uno dei più belli dell’Africa Nera) ed alla città interamente costruita in fango (Bankò) dove, 48 marabutti risiedono in abitazioni con serramenti finemente lavorati in stile marocchino. Dopo pranzo, imboccheremo la strada che passa dal più importante crocevia commerciale del paese, Mopti. Il suo porto è il punto di partenza per la navigazione con le tipiche imbarcazioni (pinasse). Interessante il suo mercato che arriva fino alle rive del fiume e la fabbrica di piroghe. Da li taglieremo ad est e proseguiremo sulla strada che porta alle falesie Dogon, per far tappa a Songo. Visiteremo il villaggio, l’antro della circoncisione. Proseguiremo fino a Sanghà, dove costituiremo la nostra base di partenza per le errampicate. La sera, programmeremo i vari “CLIMB” con la guida locale, che ci vedrà protagonisti sulle pareti delle falesie
Dal 03° al 6° giorno PAYS-DOGON (climb): Pernottamento SANGHA (campement)
ASSISTANCE transport km 20/30 x giorno
Giornate dedicate all’arrampicata nel PAYS-DOGON. L’auto percorrerà le piste di sabbia semicompatta o in terra battuta conducendoci alla base dei sentieri. Da li inizieremo la marcia d’avvicinamento verso gli attacchi delle pareti. Passeremo necessariamente da alcuni villaggi arroccati alla falesia, dove effettueremo una breve visita di cortesia, dopodiché, scelta la base vera e propria, inizierà la splendida progressione in verticale. Il panorama del plateau sommitale spazia a 360° sulla savana sottostante. Tra un’arrampicata e l’altra potremo godere dei particolari paesaggi, che caratterizzano l’ambiente circostante, con villaggi, panorami sulla savana, appezzamenti coltivati e mercati. Di volta in volta, la sera, programmeremo il “CLIMB” del giorno seguente con la guida locale.
07° giorno SANGHA-DOUENTZA: Pernottamento DOUENTZA (hotel/campement)
TRANSFERT km 200
Giornata dedicata al trasferimento a Douentza. Nei pressi della cittadina, con l’ausilio di guide locali, potremo azzardare un trek alla ricerca di alcuni elefanti che si trovano stanziali in quella zona.
Dal 08° al 12°giorno MANO DI FATIMA (Climb): Pernottamento CAMPO-TENDA
TRANSFERT-ASSISTANCE trasport km 10/20 x giorno
Partenza alla volta di hombori. Raggiungeremo il fianco delle cime più alte del paese, dette la mano di fatima e proseguiremo sulla pista in direzione Nord-Est, che ci condurrà in prossimità dei sentieri che si dirigono alle pareti. Scelta la via migliore, inizierà la progressione verticale. Visto dall’alto, per colui che si trova a svariati metri dal suolo, l’effetto del panorama sul deserto circostante risulterà di notevole impatto.
La splendida esperienza del campo notturno in tenda, accanto al fuoco, con una coperta data dal cielo stellato, completeranno la giornata.
13° giorno DOUENTZA-DJENNE: Pernottamento DJENNE(hotel/campement)
TRANSFERT km 310
Rientro a Djenné ripercorrendo la via di Sevaré e Mopti. Giunti nella cittadina, ci prepareremo per effettuare un TOUR per visitare un villaggio di etnia Peul. La particolarità di questo villaggio, sono le abitazioni in fango ad un piano solo, che sembrano lievitare come una torta dal terreno.
14° giorno DJENNE-SEGOU: Pernottamento SEGOU (hotel/campement)
TRANSFERT km 340
Ritorno nella cittadina di Segou, passando tra le cittadine di San e Bla. A Segou potremo rilassarci addirittura organizzando una partita di petanque serale con un “vecchio” amico francese o gustarci il fiume a bordo di una piroga.
15° giorno SEGOU-BAMAKO: Aeroporto (partenza per ITALIA)
TRANSFERT km 230
Ultimo tratto che ci condurrà a Bamako, dove potremo effettuare un ultimo tour della città per gli ultimi acquisti/souvenirs ai mercati dell’artigianato o effettuare una visita al museo, al grande mercato coperto oppure gustarci il panorama dalle alture limitrofe. Verso sera, ci imbarcheremo alla volta dell’Italia, con una magnifica esperienza vissuta e racchiusa nel cuore
ALCUNI DATI TECNICI:
GEOGRAFIA DEI LUOGHI
il “massiccio” denominato LA MANO DI FATIMA è situato a sud-est di Toumbouctou, nella grande ansa del fiume Niger. Questa conformazione fa parte di una catena composta da massicci tabulari che caratterizzano la zona (soprattutto piu a sud) con falesie di oltre 300 Km. La vasta aggregazione, compreso tra Douentza ed Hombori insiste su due differenti aree.
La prima include il massiccio dell’Hombori con le Aiguilles di Garmi.
• il monte Hombori, prima cima del Mali (mt. 1.150) che si presenta con un vasto plateau circondato da falesie di 300 metri d'altezza.
• il massiccio di Barkoussou e di Walam, un insieme di torrioni con pareti che sfiorano i 400 metri d’altezza
• l’Aiguilles di Garmi (Mani di Fatima), guglie tra le più conosciute, con percorsi in verticale che non faticano ad arrivare fino a 600 metri d’altezza sopra la savana.
La seconda area invece comprende Il massiccio di Dyoudé e quello Boni
• il plateau di Dyoudé, che si presenta con un dislivello che va dai 200 ai 400 metri, regala il suo versante di nord-ovest all'ombra, ed è molto interessanteperché praticamente vergine.
• Nei dintorni di Boni invece possiamo sbizzarrire la nostra fantasia lanciandoci alla scoperta dei diversi massicci, composti da una moltitudine di pinnacolo che si stagliano in un’infinità di guglie.
MORFOLOGIA
in questo meraviglioso palcoscenico, si contano all’incirca più di un centinaio di vie aperte, di ogni difficoltà e migliaia ancora da scoprire (ed aprire). Il tipo di roccia sedimentaria che andremo ad “abbracciare” è un’arenaria molto compatta, di buona qualità e presenta un’arrampicata analoga alla dolomia.
LE VIE D’ARRAMPICATA
Le torri che caratterizzano l’enorme tronco verticale dell’Hombori Tondo si affacciano sulla pista che collega la capitale a Gao. Le vie prescelte, che presentano difficoltà medie, che potremo considera come classiche dell’arrampicata Maliana, hanno una particolarità da non sottovalutare a queste latitudini. Sviluppano la maggior parte del tracciato in ombra.
Prendiamo ora in considerazione alcune vie tra le più particolari
1. PUOIS – cima Hombori Tondo: presenta una difficoltà media di grado V
• Esposizione NORD.
• Lunghezza 300 metri
• Circa 13 tiri di corda
• La via è completamente da attrezzare (solo un paio di chiodi di passaggio).
Di stampo classico, permette una progressione al riparo di un enorme pilastro denominato "la Porta", e presenta un vantaggio non indifferente, quello di rimanere in ombra tutto il giorno. La conformazione a placche ricorda molto quella della Val di Mello italiana, con un orizzonte che spazia sull’immenso Sahel, utile a riportarvi alla realtà africana.
Passato il villaggio di Hombori, si prosegue risalendo un ripido zoccolo che dopo un paio d’ore ci porta all’attacco della via. Dalla pista è possibile raggiungere l’attacco guadagnando mezz’ora. Dopo la salita in verticale, si discende attraversando il plateau sommitale puntando direttamente verso sud-ovest. Raggiunta una cresta che degrada verso il passo, imboccare i gradoni (segnalati da alcuni ometti in pietra) fino ad incontrare un cavo metallico della ferrata.
2. MARIAGE TRADITIONELLE – cima Wanderdou: presenta una difficoltà 6°
• Esposizione EST.
• Lunghezza 300 metri
• 11 tiri, da fare al pomeriggio data l’esposizione ad Est
• Tutte le soste sono attrezzate a fix, qualche spit di passaggio segnala la via soprattutto nei primi tiri. Utile qualche friends medio, nuts e fettucce.
Consigliata come prima ascensione d’ambientamento, per prendere confidenza con l’arrampicata del posto. Il punto di riferimento per la partenza sono i due campeggi che si trovano sotto la Main de Fatma, a poche centinaia di metri dalla pista che va a Hombori.
l’accesso si trova dopo aver percorso, in una trentina di minuti, un sentiero che si stende sullo zoccolo che porta alla base della parete, fino al margine destro, dove attacca la via vera e propria. La discesa invece avviene in direzione nord, dove si prosegue verso il passo. Una doppia di 50 mt permette di calarci direttamente sul sentiero di rientro.
3. BMW – cima Suri Tondo: con difficoltà 6b/Vi, A0
• Esposizione NORD.
• Lunghezza 250 metri
• La via corre sul versante nord-ovest del Suri Tondo, 9 lunghezze.
• La via presenta quasi tutte le soste attrezzate e qualche chiodo e spit intermedio sui passaggi chiave. Il secondo tiro risale un largo camino dove per proteggersi può risultare utile un friend n.4 Camalot.
Accesso generale:
si parte da uno dei due campeggi che si trovano sotto la Mano di Fatima, ad un centinaio di metri dalla pista che prosegue verso Hombori e si risale un sentiero che conduce alla forcella che svetta su Wanderdou. Si prosegue sul versante Nord raggiungendo il passo di Suri Tondo e piegando verso destra, si percorre per 1,5 h un sentiero segnalato da ometti.
L’ottima roccia e lo sviluppo dell’itinerario ne fanno una delle classiche più gettonate del Suri Tondo.
L1: 5°+ (60M)
L2: 6° (40M)
L3: 4° (25M)
L4: 6°+ (50M)
L5: 6° (50M)
L6: 6b/6e E a0 (40M)
L7: 5°+ (50M)
L8: 5+ (35M)
L9: 4° (50M)
Altri 50m per uscire
Discesa
Giunti sul ripiano sommitale dirigersi a Sud (verso il Kaga Tondo), e dopo alcuni gradoni si incontra la linea di calate, che riprende le soste della via Guy Albert, sullo spigolo sud-est. Con 5 doppie si giunge alla grande grotta dalla quale si può proseguire a piedi lungo una ferratina, oppure continuare con le doppie sulla via fino alla base della parete

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