CLIMBTRAIL – l’Africa in parete: Torri e falesie sullo sfondo della “brousse”
MALITRAIL Organizzato e pensato direttamente in Mali
"un esclusiva per esperti arrampicatori"
Arrampicare in Mali..............una destinazione anomala, curiosa ed un po’ stravagante, con una semplice ricetta: Una giusta dose di spirito d’avventura, unito ad una logistica capace di tener conto delle calde temperature che caratterizzano la latitudine. L’impegno profuso dal corpo in movimento, su splendidi percorsi in verticale che si amalgama agli sfondi grandiosi, tanto semplici e sconfinati da sembrare dipinti. L’emozione di una sfida col potenziale impressionante di qualità e quantità che si diramano sulle impressionanti pareti di roccia che s’imnnalzano davanti ai nostri occhi. L’appagamento della mente e dello spirito, grazie anche e soprattutto all’esperienza extra-alpinistica che questo paese ci regala.CLIMBTREK – Mali: Bamako - Pays Dogon & Mano di Fatima"un esclusiva per esperti arrampicatori"
N° 07 CLIMBER con esperienza d'arrampicata
N° 6 GIORNATE DEDICATE ALL’ARRAMPICATA
N° 02 AUTO transfert/assistenza
ITALIA-MALI (VOLO)
Si considera l’arrivo all’aeroporto e pernottamento a BAMAKO il giorno precedente
01°giorno BAMAKO-DJENNE: Pernottamento DJENNE
TRANSFERT km 570
La prima parte della mattinata sarà dedicata agli acquisti del materiale da portare alla scuola di Daga, nel Pays-Dogon. Subito dopo, coi fuoristrada già carichi, partiremo alla volta di Segou. Caratteristico il porticciolo, il mercato dell’artigianato locale, dove possiamo trovare pezzi di elevata fattura e la produzione dei bogolan (tessuti dipinti con antiche tecniche artigiane). Proseguiremo alla volta di San. Raggiungeremo la meta passando da Bla. Superata San, continueremo alla volta di Djenne, che raggiungeremo in tarda serata.
02° giorno DJENNE -SANGA: Pernottamento SANGA (campement)
TRANSFERT km 260
Visita alla famosa moschea patrimonio dell’unesco, al mercato (uno dei più belli dell’Africa Nera) ed alla città interamente costruita in fango (Bankò) dove, 48 marabutti risiedono in abitazioni con serramenti finemente lavorati in stile marocchino. Dopo pranzo, imboccheremo la strada che passa dal più importante crocevia commerciale del paese, Mopti. Il suo porto è il punto di partenza per la navigazione con le tipiche imbarcazioni (pinasse). Interessante il suo mercato che arriva fino alle rive del fiume e la fabbrica di piroghe. Da li taglieremo ad est e proseguiremo sulla strada che porta alle falesie Dogon, per far tappa a Songo. Visiteremo il villaggio, l’antro della circoncisione. Proseguiremo fino a Sanghà, dove costituiremo la nostra base di partenza per le errampicate. La sera, programmeremo i vari “CLIMB” con la guida locale, che ci vedrà protagonisti sulle pareti delle falesie
Dal 03° al 6° giorno PAYS-DOGON (climb): Pernottamento SANGHA (campement)
ASSISTANCE transport km 20/30 x giorno
Giornate dedicate all’arrampicata nel PAYS-DOGON. L’auto percorrerà le piste di sabbia semicompatta o in terra battuta conducendoci alla base dei sentieri. Da li inizieremo la marcia d’avvicinamento verso gli attacchi delle pareti. Passeremo necessariamente da alcuni villaggi arroccati alla falesia, dove effettueremo una breve visita di cortesia, dopodiché, scelta la base vera e propria, inizierà la splendida progressione in verticale. Il panorama del plateau sommitale spazia a 360° sulla savana sottostante. Tra un’arrampicata e l’altra potremo godere dei particolari paesaggi, che caratterizzano l’ambiente circostante, con villaggi, panorami sulla savana, appezzamenti coltivati e mercati. Di volta in volta, la sera, programmeremo il “CLIMB” del giorno seguente con la guida locale.
07° giorno SANGHA-DOUENTZA: Pernottamento DOUENTZA (hotel/campement)
TRANSFERT km 200
Giornata dedicata al trasferimento a Douentza. Nei pressi della cittadina, con l’ausilio di guide locali, potremo azzardare un trek alla ricerca di alcuni elefanti che si trovano stanziali in quella zona.
Dal 08° al 12°giorno MANO DI FATIMA (Climb): Pernottamento CAMPO-TENDA
TRANSFERT-ASSISTANCE trasport km 10/20 x giorno
Partenza alla volta di hombori. Raggiungeremo il fianco delle cime più alte del paese, dette la mano di fatima e proseguiremo sulla pista in direzione Nord-Est, che ci condurrà in prossimità dei sentieri che si dirigono alle pareti. Scelta la via migliore, inizierà la progressione verticale. Visto dall’alto, per colui che si trova a svariati metri dal suolo, l’effetto del panorama sul deserto circostante risulterà di notevole impatto.
La splendida esperienza del campo notturno in tenda, accanto al fuoco, con una coperta data dal cielo stellato, completeranno la giornata.
13° giorno DOUENTZA-DJENNE: Pernottamento DJENNE(hotel/campement)
TRANSFERT km 310
Rientro a Djenné ripercorrendo la via di Sevaré e Mopti. Giunti nella cittadina, ci prepareremo per effettuare un TOUR per visitare un villaggio di etnia Peul. La particolarità di questo villaggio, sono le abitazioni in fango ad un piano solo, che sembrano lievitare come una torta dal terreno.
14° giorno DJENNE-SEGOU: Pernottamento SEGOU (hotel/campement)
TRANSFERT km 340
Ritorno nella cittadina di Segou, passando tra le cittadine di San e Bla. A Segou potremo rilassarci addirittura organizzando una partita di petanque serale con un “vecchio” amico francese o gustarci il fiume a bordo di una piroga.
15° giorno SEGOU-BAMAKO: Aeroporto (partenza per ITALIA)
TRANSFERT km 230
Ultimo tratto che ci condurrà a Bamako, dove potremo effettuare un ultimo tour della città per gli ultimi acquisti/souvenirs ai mercati dell’artigianato o effettuare una visita al museo, al grande mercato coperto oppure gustarci il panorama dalle alture limitrofe. Verso sera, ci imbarcheremo alla volta dell’Italia, con una magnifica esperienza vissuta e racchiusa nel cuore
ALCUNI DATI TECNICI:
GEOGRAFIA DEI LUOGHI
il “massiccio” denominato LA MANO DI FATIMA è situato a sud-est di Toumbouctou, nella grande ansa del fiume Niger. Questa conformazione fa parte di una catena composta da massicci tabulari che caratterizzano la zona (soprattutto piu a sud) con falesie di oltre 300 Km. La vasta aggregazione, compreso tra Douentza ed Hombori insiste su due differenti aree.
La prima include il massiccio dell’Hombori con le Aiguilles di Garmi.
• il monte Hombori, prima cima del Mali (mt. 1.150) che si presenta con un vasto plateau circondato da falesie di 300 metri d'altezza.
• il massiccio di Barkoussou e di Walam, un insieme di torrioni con pareti che sfiorano i 400 metri d’altezza
• l’Aiguilles di Garmi (Mani di Fatima), guglie tra le più conosciute, con percorsi in verticale che non faticano ad arrivare fino a 600 metri d’altezza sopra la savana.
La seconda area invece comprende Il massiccio di Dyoudé e quello Boni
• il plateau di Dyoudé, che si presenta con un dislivello che va dai 200 ai 400 metri, regala il suo versante di nord-ovest all'ombra, ed è molto interessanteperché praticamente vergine.
• Nei dintorni di Boni invece possiamo sbizzarrire la nostra fantasia lanciandoci alla scoperta dei diversi massicci, composti da una moltitudine di pinnacolo che si stagliano in un’infinità di guglie.
MORFOLOGIA
in questo meraviglioso palcoscenico, si contano all’incirca più di un centinaio di vie aperte, di ogni difficoltà e migliaia ancora da scoprire (ed aprire). Il tipo di roccia sedimentaria che andremo ad “abbracciare” è un’arenaria molto compatta, di buona qualità e presenta un’arrampicata analoga alla dolomia.
LE VIE D’ARRAMPICATA
Le torri che caratterizzano l’enorme tronco verticale dell’Hombori Tondo si affacciano sulla pista che collega la capitale a Gao. Le vie prescelte, che presentano difficoltà medie, che potremo considera come classiche dell’arrampicata Maliana, hanno una particolarità da non sottovalutare a queste latitudini. Sviluppano la maggior parte del tracciato in ombra.
Prendiamo ora in considerazione alcune vie tra le più particolari
1. PUOIS – cima Hombori Tondo: presenta una difficoltà media di grado V
• Esposizione NORD.
• Lunghezza 300 metri
• Circa 13 tiri di corda
• La via è completamente da attrezzare (solo un paio di chiodi di passaggio).
Di stampo classico, permette una progressione al riparo di un enorme pilastro denominato "la Porta", e presenta un vantaggio non indifferente, quello di rimanere in ombra tutto il giorno. La conformazione a placche ricorda molto quella della Val di Mello italiana, con un orizzonte che spazia sull’immenso Sahel, utile a riportarvi alla realtà africana.
Passato il villaggio di Hombori, si prosegue risalendo un ripido zoccolo che dopo un paio d’ore ci porta all’attacco della via. Dalla pista è possibile raggiungere l’attacco guadagnando mezz’ora. Dopo la salita in verticale, si discende attraversando il plateau sommitale puntando direttamente verso sud-ovest. Raggiunta una cresta che degrada verso il passo, imboccare i gradoni (segnalati da alcuni ometti in pietra) fino ad incontrare un cavo metallico della ferrata.
2. MARIAGE TRADITIONELLE – cima Wanderdou: presenta una difficoltà 6°
• Esposizione EST.
• Lunghezza 300 metri
• 11 tiri, da fare al pomeriggio data l’esposizione ad Est
• Tutte le soste sono attrezzate a fix, qualche spit di passaggio segnala la via soprattutto nei primi tiri. Utile qualche friends medio, nuts e fettucce.
Consigliata come prima ascensione d’ambientamento, per prendere confidenza con l’arrampicata del posto. Il punto di riferimento per la partenza sono i due campeggi che si trovano sotto la Main de Fatma, a poche centinaia di metri dalla pista che va a Hombori.
l’accesso si trova dopo aver percorso, in una trentina di minuti, un sentiero che si stende sullo zoccolo che porta alla base della parete, fino al margine destro, dove attacca la via vera e propria. La discesa invece avviene in direzione nord, dove si prosegue verso il passo. Una doppia di 50 mt permette di calarci direttamente sul sentiero di rientro.
3. BMW – cima Suri Tondo: con difficoltà 6b/Vi, A0
• Esposizione NORD.
• Lunghezza 250 metri
• La via corre sul versante nord-ovest del Suri Tondo, 9 lunghezze.
• La via presenta quasi tutte le soste attrezzate e qualche chiodo e spit intermedio sui passaggi chiave. Il secondo tiro risale un largo camino dove per proteggersi può risultare utile un friend n.4 Camalot.
Accesso generale:
si parte da uno dei due campeggi che si trovano sotto la Mano di Fatima, ad un centinaio di metri dalla pista che prosegue verso Hombori e si risale un sentiero che conduce alla forcella che svetta su Wanderdou. Si prosegue sul versante Nord raggiungendo il passo di Suri Tondo e piegando verso destra, si percorre per 1,5 h un sentiero segnalato da ometti.
L’ottima roccia e lo sviluppo dell’itinerario ne fanno una delle classiche più gettonate del Suri Tondo.
L1: 5°+ (60M)
L2: 6° (40M)
L3: 4° (25M)
L4: 6°+ (50M)
L5: 6° (50M)
L6: 6b/6e E a0 (40M)
L7: 5°+ (50M)
L8: 5+ (35M)
L9: 4° (50M)
Altri 50m per uscire
Discesa
Giunti sul ripiano sommitale dirigersi a Sud (verso il Kaga Tondo), e dopo alcuni gradoni si incontra la linea di calate, che riprende le soste della via Guy Albert, sullo spigolo sud-est. Con 5 doppie si giunge alla grande grotta dalla quale si può proseguire a piedi lungo una ferratina, oppure continuare con le doppie sulla via fino alla base della parete
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